Ooparts – Il Meccanismo di Antikythera.
La maggior parte dei
fatti che giornalmente i media ci svendono come “misteri”, risultano poi essere
solo bufale. Bufale architettate a volte anche ingegnosamente ma, comunque,
sempre bufale.
Peccato perché alcuni di
questi sedicenti “misteri” sono davvero affascinanti. Pensare che la storia del
nostro pianeta possa essere riscritta a causa del ritrovamento di oggetti che
semplicemente non dovrebbero esistere, mi fa fantasticare sull’esistenza di
civiltà scomparse che avevano raggiunto livelli di conoscenza tecnica
inspiegabili secondo i canoni della nostra storia “ufficiale”.
Con l’acronimo Ooparts
(Out Of Place ARTifactS), letteralmente “oggetti fuori posto” si identificano
dunque questi manufatti “anomali” che, però, nella maggior parte dei casi, sono
dei falsi accertati.
Uno di questi oggetti,
sembra invece essere autentico ed infatti è addirittura esposto al museo
archeologico nazionale di Atene. Si
tratta del cosiddetto “Meccanismo di Antikythera”.
Se oggi siamo in
possesso del meccanismo di Antikythera, dobbiamo ringraziare due tempeste
separate da circa 2 mila anni.
La prima tempesta,
avvenuta intorno al 65 a .C.,
che ha distrutto la nave romana su cui viaggiava il meccanismo, affondandola
vicino l’isola di Antikythera, tra la
Grecia continentale e Creta.
La seconda, invece,
avvenuta nel 1900, la quale costrinse alcuni pescatori di spugne a riparare nei
pressi dell’isola, dove hanno poi scoperto il relitto della nave romana. Ciò
portò alla prima grande spedizione archeologica nella zona.
Oltre alle preziose
sculture e altre opere d’arte saccheggiate dai Romani, gli archeologi subacquei
trovarono uno strano grumo di bronzo. All’esame, il grumo di bronzo si è
rivelato essere un complesso assemblaggio di ingranaggi, un dispositivo
meccanico totalmente sconosciuto nella civiltà greca.
Come riporta l’articolo pubblicato da Irish Times dai segni zodiacali incisi
sulla parte esterna, gli sconcertati archeologi ipotizzarono che fosse uno
strumento per l’osservazione astronomica piuttosto che per la navigazione.
Diverse tecniche di datazione hanno stabilito che il meccanismo è antico di
almeno 2 mila anni.
probabile composizione interna del dispositivo |
Peter Lynch, professore di meteorologia presso
l’University College di Dublino, ha
spiegato quello che doveva essere il funzionamento della macchina. Il
meccanismo veniva azionato da una maniglia collegata ad un sistema di oltre 30
ruote dentate. Utilizzando le moderne tecniche di imaging, è possibile contare
i denti delle ruote, vedere chiaramente la cremagliera e i rapporti tra i vari
ingranaggi, dettaglio che permette di capire quale sia stata la funzione
originaria del meccanismo.
Gli ingranaggi sono
stati accoppiati ai puntatori posti sulla parte anteriore e posteriore del
meccanismo, i quali mostrano la posizione del Sole, della Luna e dei pianeti
mentre si muovono attraverso lo zodiaco. Un braccio estendibile con un perno
segue una scalanatura a spirale, in maniera molto simile ad un giradischi. Una
piccola sfera, metà bianco e metà nero, indicava le fasi della Luna.
Probabile ricostruzione del meccanismo |
Ciò che impressiona di questo stupefacente
meccanismo è la sua impressionante precisione nel prevedere le eclissi solari e
lunari. I Babilonesi avevano compreso che se si osserva un’eclissi lunare, un
altro evento simile si verifica 223 lune piene più tardi. Questo periodo dura
circa 19 anni ed è conosciuto come il Ciclo di Saros. Per implementare il ciclo all’interno
del meccanismo è stato eseguito un complesso ragionamento matematico e un
sofisticato intervento tecnologico.
Il meccanismo è
talmente preciso che potrebbe fornire le previsioni accurate delle eclissi per
diversi decenni a venire. Sorprendentemente, il dispositivo comprendeva anche
un quadrante concepito per indicare quale dei giochi ellenici avrebbe avuto
luogo ogni anno, comprese le Olimpiadi che si verificavano ogni quattro anni.
ricostruzione del meccanismo |
Derek de Solla Price,
che ha analizzato il meccanismo nel 1960, ebbe a dire che la sua scoperta è
stata come trovare un motore a scoppio nella tomba di Tutankhamon. Il
meccanismo di Antikythera ha rivoluzionato il modo di intendere l’eredità
scientifica dei Greci. Ciò dimostrerebbe che gli ellenici erano in grado di
concepire e sviluppare meccanismi complessi, simili agli orologi comparsi in Europa
solo nel Medioevo.
E’ incredibile pensare a quanti ricercatori ci
sono voluti per svelare i segreti di un oggetto tanto antico e tanto complesso.
Al momento, solo un piccolo ingranaggio su 30 rimane senza spiegazione e si
spera che ulteriori studi possano gettare luce sul suo funzionamento.
Eppure, il Meccanismo
di Antikythera, oltre all’enigma sul suo funzionamento, conserva ancora un
altro mistero: perchè è l’unico oggetto nel suo genere finora scoperto? Se i
Greci erano in grado di progettarli, perchè non ne sono mai stati trovarti
altri?
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