Chiang Mai, Il Tempio della Montagna Sacra (18° 47' 47" N - 98° 39' 38" E)
Il Wat Phra Tat è il tempio più importante del nord della
Thailandia.
L’edificio fu eretto nel 1386 durante il regno di Re Kuena
(1355 – 1385), e subì varie modifiche nei secoli successivi. La sua costruzione
non fu impresa facile: la strada che porta al tempio fu aperta solo nel 1935 e
i costruttori al tempo dovettero trasportare i materiali attraverso la fitta giungla che ancora oggi
ricopre la montagna.
Il tempio si trova sulla cima del Doi Suthep, la montagna sacra, a 1000 metri di
altitudine, a circa 13
chilometri di distanza da Chiang Mai. E’ facilmente
raggiungibile in motorino o a bordo di un songthaew, ovvero la versione
thailandese del car-sharing. I più temerari possono raggiungerlo anche a piedi,
attraverso la foresta: la montagna del Doi Suthep si trova infatti all’interno
di un grande parco nazionale che ospita numerose specie di flora e fauna. La
strada è ampia e ben tenuta e noi optiamo per una comoda gita con il motorino
preso a nolo. Lungo la salita che porta al tempio sono presenti vari punti
panoramici da cui è possibile godere di una bella vista sulla città.
Il panorama che si gode dalla sommità della Montagna Sacra |
Un alone di leggenda avvolge la fondazione del tempio: si
dice infatti che un monaco di nome Sumanathera andò dal re Kuena porgendogli in
dono un osso dalle proprietà magiche appartenuto al Buddha. Deciso a costruire
un tempio in cui porre la reliquia ma incerto sul sito, il sovrano legò l’osso
alla schiena di un elefante bianco e lasciò l’animale libero nella giungla.
Esso camminò per vari giorni seguito dai servitori del re fino a quando
raggiunse la cima del Doi Suthep, dove morì. In quel punto esatto venne eretto
l’edificio.
Un particolare del Tempio |
Il tempio oggi è un grande complesso circondato da una fitta
vegetazione e protetto da alte mura. Per raggiungerlo è necessario salire una
scalinata composta da 300 gradini, ai cui lati si srotolano due lunghi serpenti
Nāga a sette teste risalenti al sedicesimo secolo. Il serpente Nāga è un
simbolo originario della religione induista ed è generalmente posto a mo’ di
protezione all’entrata dei templi.
La lunga scalinata di accesso al Tempio |
Al termine della scalinata ci troviamo all’entrata del
tempio, circondato da un’ampia terrazza: sulla sinistra è posta la statua
raffigurante l’elefante bianco che trasportò la reliquia del Buddha. E’ bene ricordare
che per entrare è necessario avere gambe e spalle coperte, e togliersi le
scarpe.
Lo Stupa dorato |
Un magnifico stūpa dorato, (reliquiario a forma conica) si
trova al centro della terrazza ed è a sua volta circondato da una cinta di mura
a pianta rettangolare, al cui esterno sono allineate alcune file di campane di
varie dimensioni che i fedeli suonano in segno di buon auspicio.
Le campane votive |
Attorno alla
struttura, non mancano file di fedeli che pregano portando in mano fiori di
Loto e bastoncini di incenso che sprigionano un aroma intenso.
Fiori di Loto e bastoncini di Incenso di fronte ad un altare |
La tradizione vuole inoltre che i fedeli sfreghino con vigore le mani sulla parte
centrale del Gong (presente in quasi tutti i templi Thai) fino a farla risuonare, in segno di buon auspicio.
Il gong del buon auspicio |
(tutte le foto sono di Graziano e Daniela Lenci)
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