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Visualizzazione dei post da settembre, 2015

La città fortificata di Ait Benhaddou

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Ait Benhaddou si trova nella valle delle mille kasbah ed è una delle località più spettacolari  dell'Atlante marocchino. La sua splendida struttura la fa  sembrare un castello da favola fatto di sabbia che si affaccia sull'immenso deserto roccioso dalle diverse sfumature color pastello.  Ait Benhaddou Ait Benhaddou fu costruita nel XVI secolo quando da qui passavano gli itinerari commerciali che le carovane carovane percorrevano attraversando  il deserto del Sahara dal Sudan fino a Marrakech per trasportare sale, oro, avorio e schiavi. Le sue mura, molto  ben conservate sono spesso utilizzate  come set cinematografico per film quali Il the nel deserto, Lawrence d'Arabia, Sodoma e Gomorra,  Gesù di Nazareth, Il gioiello del Nilo, Il gladiatore e molti altri.  Un elenco dei films girati qui. Oggi nella kasbah vivono solo poche famiglie che si guadagnano da vivere con l'agricoltura e, principalmente, con il turismo.  Uno dei pochi abitant

Bali, Indonesia. Le verdi campagne ed i misteriosi templi della jungla.

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La coltivazione del riso avviene in diverse regioni del mondo. Questo cereale viene però molto spesso associato ai paesi dell’Estremo Oriente dove, in effetti, la fa da padrone nei confronti di altre specie. Non è difficile, nei paesi asiatici, imbattersi in sterminate aree dedicate alla sua coltivazione che, spesso, avviene con metodi ancora oggi rudimentali ed arcaici.  La raccolta del riso nelle varie fasi Quando però il terreno coltivabile non è pianeggiante, entra in gioco l’abilità dei coltivatori che, da generazioni, riescono a trasformare i pendii delle colline in arditi terrazzamenti per la gioia del turista. Le risaie a terrazza L’entroterra di Bali, notoriamente montagnoso,  è un susseguirsi di foreste tropicali, terrazzamenti di risaie, piantagioni di caffè e templi immersi nella foresta. I colori saturano la vista e trasmettono un senso di relax assoluto. Un antico tempio immerso nel verde  E’ proprio questa la bellezza di Bali

Fès al Bali : L’ancienne Tannerie

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Fès è un luogo in cui il tempo sembra essersi fermato. I vicoli di Fès Camminare senza meta per i vicoli permette di scoprire scorci di città lontani dalle vie prettamente commerciali e turistiche: piccole botteghe artigiane, ristoranti improvvisati, sale da tè con uomini che giocano a dama.  L’aria puzza di concerie o profuma di spezie, il tutto con sottofondo di musica araba. Si vende e si compra di tutto, in una città che sembra un immenso mercato. Fès è una luogo affascinante in cui bisogna obbligatoriamente perdersi! Assieme al Turismo ed all’industria tessile, a Fès si esercita anche la concia delle pelli. Un'attività vecchia di 12 secoli che oggi si trova in gravi difficoltà, nonostante lo straordinario fascino che esercita sui turisti internazionali. Le centinaia di operai delle concerie (Tannerie) di Fès, nel Marocco centrale, lavorano nel cuore di una medina classificata nel patrimonio mondiale   dall'Unesco e devono vedersela con la

Fasten Seat Belts: Il Battesimo dell’Aria.

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Tutti i viaggiatori hanno fatto, prima o poi, il battesimo dell’aria. Alcuni timorosi, altri entusiasti, altri ancora, terrorizzati. Talune compagnie, addirittura, rilasciano, specialmente ai bambini,  una sorta di attestato a ricordo dell’evento. Il mio battesimo dell’aria, ha coinciso con la mia luna di miele, il 28 settembre 1988. Ricordo nei particolari quel viaggio. Io abito a Lucca, Toscana; all’epoca, i voli interni erano piuttosto costosi e così, per risparmiare, io e la mia novella sposa prendemmo il treno per raggiungere Roma da dove poi saremmo partiti in aereo. Prendemmo un treno espresso da Pisa con partenza alle 24 ed arrivammo a Roma Termini all’alba senza aver chiuso occhio, un po’ per il pensiero del viaggio, ed un po’ per lo scarso comfort offerto dalle ferrovie italiane.  A Termini, prendemmo infine l’autobus per raggiungere Fiumicino e l’aeroporto internazionale Leonardo da Vinci e qui, ebbe inizio il nostro primo vero viaggio intercontinentale. Leo

Bangkok: Il Tempio dell’Alba

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Il Wat Arun è un complesso di costruzioni religiose che fungono da tempio buddhista (wat) a Bangkok in Thailandia. Il tempio si trova nel distretto di Bangkok Yai, nel popoloso quartiere di Thonburi sulla riva destra del fiume Chao Phraya. Il nome completo del tempio è Wat Arunratchawararam Ratchaworamahavihara. Viene chiamato anche Tempio dell'alba per i meravigliosi effetti cromatici che le prime luci del mattino gli conferiscono. L'entrata al Tempio Il tempio fu costruito durante il Regno di Ayutthaya e fu originariamente chiamato Wat Makok (Il Tempio degli Olivi). Nell'era successiva, in cui Thonburi era capitale, il sovrano Taksin ne cambiò il nome in Wat Chaeng (che significa “chiaro”) perche’ arrivo’ al tempio subito l’alba dopo aver sconfitto la Birmania. Taksin lo destinò a cappella reale, costruendovi a fianco il Palazzo Reale Wang Derm, nonché a sacro luogo di conservazione della veneratissima statua del Buddha di Smeraldo, il palla

Siena: La Libreria Piccolomini

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Per la sua collocazione, all’interno del Duomo di Siena, e la ricchezza dell’apparato decorativo, la Libreria Piccolomini , si segnala, per più versi, come un monumento eccezionale. Il 29 giugno 1502, a Roma, fu stipulato il contratto tra il committente, il cardinale Francesco Tedeschini Piccolomini, nipote del papa umanista Pio II (Enea Silvio Piccolomini) e il pittore umbro Bernardino di Betto, detto il Pinturicchio, cui veniva affidata l’intera decorazione della biblioteca. Tale ambiente, costruito lungo il fianco sinistro della cattedrale, ove prima sorgevano i locali della vecchia canonica, avrebbe dovuto contenere il cospicuo patrimonio librario del pontefice, con l’aggiunta di codici appartenuti al Tedeschini e a suo fratello Giacomo. Gli straordinari affreschi della Libreria Piccolomini Per quanto concerne la cronologia degli affreschi, furono realizzati da Pinturicchio e la sua bottega in un torno di tempo che va dal 1503 e al 1508, con qualche interruzi

Giordania: Jerash

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 l'antica   Gerasa , è la capitale dell'omonima regione   giordana , nel nord del paese, a circa trenta chilometri dalla capitale   Amman . La città è situata sulle rive del   fiume Wadi Jerash, che fa parte del bacino idrografico del   Giordano   e prospera grazie al fertile terreno agricolo circostante. Il primo insediamento di una certa importanza avvenne ad opera dei   Greci   dopo la conquista operata da   Alessandro Magno; tuttavia Gerasa divenne veramente importante solo con l'avvento dei   Romani. A seguito della conquista della regione operata da   Pompeo, nel   64 a.C., Gerasa fu annessa, da parte della   Repubblica romana, nella   provincia di Siria. Jerash, l'arco di trionfo Gerasa fece parte di un sodalizio commerciale e militare assieme ad altre nove città denominato   Decapolis, che la fecero espandere. Nel corso dei due secoli successivi, Gerasa strinse rapporti commerciali coi   Nabatei   e grazie ai profitti del commercio e alle ric

Suvarnabhumi.

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  27 anni sono passati da quando per la prima volta ho messo piede in Thailandia e da allora ci sono tornato altre 3 volte e non fatico certo ad ammettere che di tutti i paesi che ho avuto l’opportunità di visitare è quello che maggiormente mi è rimasto nel cuore. Sarà perché è stata la meta iniziale del primo vero viaggio che ho fatto assieme a mia moglie Daniela,  sarà perché quel paese offre bellezze naturali straordinarie ed una cultura talmente diversa dalla nostra che non manca mai di stupirmi,  oppure sarà perché laggiù mi sono sempre sentito tranquillo e rilassato come mai in altri luoghi diversi da casa. La Thailandia , con i suoi odori, colori, sapori; La sua incomprensibile lingua, la sua dolce religione, le sue orchidee, i fiori di loto la frutta esotica; i tuk-tuk, le longtail boats, i motorini. La meravigliosa, piccantissima cucina e le sue innumerevoli contraddizioni che accostano i semplici modi di vivere del passato  ai futuristici sistemi di trasporto

Ski Dubai: Sciare tutto l’anno al livello del mare.

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Esiste un solo posto al mondo dove è possibile, dopo aver fatto una bella nuotata in un mare dalle calde acque, inforcare gli sci e cimentarsi in uno slalom sulla neve. Chi pensa che Las Vegas sia il paese dei balocchi, evidentemente non ha mai visitato Dubai. Molti turisti “puristi” diranno che visitare questi luoghi equivale a buttare via tempo e denaro impiegabili meglio altrove. Su questo fatto, sono d’accordo ma io penso anche che, Dubai meriti una visita anche se di pochi giorni.   Qui, non ci sono monumenti od opera d’arte da visitare ma, possiamo trovare le più alte espressioni della moderna architettura e dell’ingegno umano. Enormi capitali ottenuti grazie all’estrazione del greggio, sono stati impiegati qui nell’ultimo ventennio per creare una metropoli ultramoderna in pieno deserto. Canalizzando e desalinizzando le acque marine è stato possibile far crescere verdissimi manti erbosi direttamente sulle sterili sabbie e così sono stati costruiti campi da golf