Francia: La Dune du Pilat



Situata nelle Lande di Gascogne, all'ingresso del famoso bacino d'Arcachon, di fronte alla punta del Cap Ferret nel dipartimento della Gironda, la duna del Pilat (o Pyla) è la più alta duna d'Europa. Frequentata ogni anno da più di un milione di visitatori, questa formazione sabbiosa marittima e mobile, classificata “grande sito nazionale” nel 1978, dalla vetta offre un panorama eccezionale sull'Oceano, il mare interno costituito dal bacino d'Arcachon, i passi navigabili, il Cap Ferret, le isole, il Banc d'Arguin e la magnifica foresta del litorale.


L'immensa Dune du Pyla


La duna del Pilat (dal gascon “pilhar” che significa ammasso, monticello) è una formazione relativamente recente, anche se il nome “Pilat” figura già sulle carte di Claude Masse (1708) e di César François Cassini de Thury (1786). Nel 1855 la sua altezza era di 35 metri.

La saluta alla sommità


La duna oggi raggiunge dimensioni eccezionali: 2,7 km da nord a sud, 500 m da est a ovest. Contiene 60 milioni di metri cubi di sabbia, depositati dai venti. La sua altitudine varia fra 100 e 117 metri sopra al livello del mare. La sua pendenza è più forte verso il litorale interno rispetto al versante affacciato sull'oceano (Atlantico). La duna si sposta da uno a cinque metri all'anno verso est, ricopre alcune costruzioni (case, strade), inghiotte diverse fortificazioni in cemento costruite in occasione della costruzione del Muro dell'Atlantico durante la seconda guerra mondiale e progressivamente seppellisce la foresta di pini.

Il panorama sul Bassin d'Arcachon


Non mancano i superlativi per descrivere questo fenomeno. Anche se non è la duna più alta del mondo, è di gran lunga la duna più alta d'Europa. E chi avrebbe mai pensato che la sabbia potesse accumularsi proprio in questo luogo per formare una montagna di sabbia così alta?

Bambini che giocano sulla sabbia scoscesa


Ma l'altezza non è tutto. Sono piuttosto la sua immensità incredibile, un ambiente affascinante e il suo panorama mozzafiato che la rendono così unica. Si aggiungono le sue forme e colori cambiando con il tempo e la luce nonchè la sensazione di immensità e di libertà che offre.


(tutte le foto sono di Graziano e Daniela Lenci)


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