Fès al Bali : L’ancienne Tannerie
Fès è un luogo in cui il tempo sembra essersi fermato.
I vicoli di Fès |
Camminare senza meta per i vicoli permette di scoprire scorci di città lontani
dalle vie prettamente commerciali e turistiche: piccole botteghe artigiane,
ristoranti improvvisati, sale da tè con uomini che giocano a dama.
L’aria puzza
di concerie o profuma di spezie, il tutto con sottofondo di musica araba. Si
vende e si compra di tutto, in una città che sembra un immenso mercato. Fès è
una luogo affascinante in cui bisogna obbligatoriamente perdersi!
Assieme al Turismo ed
all’industria tessile, a Fès si esercita anche la concia delle pelli.
Un'attività vecchia di 12 secoli che oggi si trova in gravi
difficoltà, nonostante lo straordinario fascino che esercita sui turisti
internazionali. Le centinaia di operai delle concerie (Tannerie) di Fès, nel
Marocco centrale, lavorano nel cuore di una medina classificata nel patrimonio
mondiale dall'Unesco e devono vedersela
con la concorrenza delle fabbriche moderne. La conceria più grande e più
conosciuta di Fèz è Chouara che si trova al centro di un centinaio di case
antiche e vetuste ma con terrazze che ostentano piantagioni di antenne
paraboliche.
Chouara, l'antica conceria |
La foresta di antenne paraboliche |
Le sue numerose vasche, di foggia rotonda e di colore marrone per la
concia o di foggia rettangolare e di
colore bianco per la tintura, sono ricolme di una vasta gamma di coloranti e
composti chimici vari sparsi come un vassoio di acquerelli. Decine di uomini,
lavorano giorno dopo giorno sotto il sole martellante con le braccia e le gambe
immerse in una miscela di urina di
mucca, calce, acqua e sale.
Operai al lavoro in varie fasi della concia e della tintura |
Questa miscela caustica aiuta ad abbattere il cuoio
duro e ad allentare il grasso in eccesso presenti nelle pelli da conciare. Le
pelli vengono quindi inserite in altre fosse contenenti coloranti vegetali
naturali, come il fiore di papavero (rosso), indaco (blu), hennè (arancione),
legno di cedro (marrone), menta (verde) e zafferano (giallo). Altri materiali
utilizzati per la tintura includono polvere di melograno, che è strofinato
sulle pelli per trasformarle in giallo e olio d'oliva, che le renderà lucide e
morbide.
Le pelli sono
generalmente di mucca, pecora, capra e cammello, e il processo della concia le trasforma in prodotti di alta qualità per la
realizzazione di borse, giacche, scarpe
e pantofole. Questo processo è realizzato
manualmente, senza l’uso di macchinari moderni, e ben poco delle
procedure sono cambiate dal Medioevo, il che,
rende queste concerie assolutamente affascinanti da visitare.
Il modo migliore per visitarle è accedere ad una qualsiasi
delle numerose terrazze circostanti dove si trovano i negozi dei commercianti
di cuoio. A richiesta, il commerciante vi fornirà un mazzetto di menta fresca
da applicare sotto alle narici per attenuate la puzza proveniente dalle vasche
di concia, anche se, a dire il vero, quando sono andato io non mi sembrava ce
ne fosse bisogno.
Un ramoscello di menta |
Il periodo migliore per visitare le Concerie è durante la
mattina in quanto vi sono più operai al lavoro.
(Tutte le foto sono di Graziano e Daniela Lenci)
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