Yam HaMelach: il Mar Morto. (31°19′60″N-35°30′00″E)


Quando si parla di altitudine di un luogo, la misura è espressa in metri s.l.m. (sopra il livello del mare) perché, per la teoria dei vasi comunicanti, il livello delle acque marine dovrebbe essere uguale dappertutto.
Sul nostro pianeta esistono però anche luoghi che si trovano al disotto del livello delle acque marine: profonde depressioni dove la vita è resa difficile dalle alte temperature che vi si registrano e dalle estreme condizioni ambientali.


Uno di questi luoghi, il più profondo in assoluto, è il Mar Morto e la sua altitudine si misura in metri SOTTO il livello del mare, non SOPRA.

La rappresentazione grafica delle varie quote


Il Mar Morto è –in realtà- un grande  lago situato nella regione più politicamente instabile della terra a cavallo della frontiera tra Giordania ed Israele. Chiamato  anticamente Asfaltide, il mar Morto si trova nella depressione più profonda della Terra, generatasi nei millenni per effetto dell'evaporazione delle sue acque non sufficientemente compensata da quelle degli immissari. La massiccia evaporazione  è anche la causa della sua estrema salinità.

Cristalli di sale che ricoprono i ciottoli delle spiagge 


Attualmente il livello dell'acqua del bacino superiore (settentrionale) è a circa 423 m sotto il livello del mare ed il divario continua ad aumentare, dato che il livello continua inevitabilmente a scendere, ponendo anche il problema della sua possibile scomparsa nel medio-lungo termine.

Il bacino ha come immissari le acque del fiume Giordano, del fiume Wadi Mujib e di altri corsi d'acqua di minore importanza, senza avere però alcun emissario, risultando dunque un bacino endoreico.



E’ suddiviso in due distinti bacini, quello superiore di profondità elevate, mentre quello inferiore non ha mai superato i 2 metri di profondità massima; quest'ultimo è oggi quasi prosciugato, mantenuto in vita solamente da un canale scavato appositamente attraverso lo spartiacque (oltreché sporadicamente alimentato dallo Wadi Araba).

La sua acqua, con notevoli concentrazioni di sale non consente alcuna forma di vita fatta eccezione per alcuni tipi di batteri, per questo, il bacino viene chiamato  mar Morto.

Sembra ghiaccio me è sale. Qui il sale ricopre ogni cosa.


La sua salinità non è uniforme; aumenta con la profondità. La superficie è la parte meno salata, diluita dalle acque del Giordano che trovano difficoltà a scendere negli strati più bassi e più densi: scendendo a 40 m di profondità, la salinità diventa di 300 g per ogni chilogrammo di acqua, circa 8 volte quella degli oceani (la cui salinità media è pari a circa 38 g per chilogrammo d'acqua). Verso i 100 m di profondità la salinità aumenta a 332 g per ogni chilogrammo di acqua, saturandosi: il sale precipita e si accumula sul fondo del mare.




L'elevata densità dell’acqua causata dalla eccessiva salinità, permette a chiunque di galleggiare senza alcuno sforzo, mentre rende molto difficile la pratica del nuoto, in quanto si emerge troppo dall'acqua.

Qui è impossibile affondare!


Le acque del Mar Morto vengono usate per la produzione di cloruro di potassio sia da società israeliane che giordane: vengono anche estratti bromo e magnesio, di cui il mare è ricco. L'estrazione viene fatta partendo dalle saline, visibili dallo spazio nella estremità sud del mar Morto.



Oltre alla estrazione di cloruri e minerale, le sue acque sono conosciute fin dai tempi dei Romani e sono sfruttate ancora oggi, per le loro qualità curative, soprattutto per le malattie della pelle: il basso livello di raggi UV e l'alto tasso di ossigeno sono ottimi per la salute, l'alta concentrazione di minerali, tra cui il calcio e il magnesio, che sono utili rimedi contro le allergie e le infezioni delle vie respiratorie, il bromo che facilita il rilassamento, lo iodio che ha effetti benefici sulle disfunzioni ghiandolari e il fango per la cura della pelle.

Perdurando la situazione attuale di bilancio negativo tra evaporazione e acqua immessa, il Mar Morto è destinato pian piano a scomparire completamente, in quanto, essendo esso il punto più basso della superficie terrestre è anche uno tra i più caldi. Come già accennato,  la conseguente notevole evaporazione non è sufficientemente compensata dall'afflusso delle acque del Giordano e di altri minori corsi d'acqua: a partire dalla metà del secolo scorso, quando i contadini israeliani e giordani iniziarono a deviare le acque dei fiumi (soprattutto del Giordano) per uso agricolo, la già scarsa portata degli immissari si è ridotta del 10% . Inoltre le industrie giordane e israeliane del carbonato di potassio che si trovano nella regione meridionale del mar Morto esasperano la discesa del livello del lago, che si è già abbassato di 27 metri circa.

Io, Ricoperto di fango 


Sono state studiate diverse soluzioni per rialzare il livello del lago e, nonostante l'opposizione degli ambientalisti, al momento, la Banca Mondiale ha effettuato uno stanziamento equivalente a 15 milioni di dollari per lo studio di fattibilità di un collegamento con il relativamente vicino mar Rosso, battezzato "Condotto della Pace", che incanalerebbe l'acqua ad Aqaba e la porterebbe per circa 170-200 chilometri alle sponde meridionali del mar Morto, con una grande possibilità di produzione di energia idroelettrica, sfruttando il dislivello tra Mar Rosso e Mar Morto, fornendo energia, tra l'altro, ad un impianto di desalinizzazione che fornirebbe l'acqua dolce ad Amman, con un costo previsto di circa 5 miliardi di dollari americani. L'opposizione ambientalista è dovuta alla possibilità di una non ben definita "non naturale" reazione chimica delle acque a differente salinità.



La maggiore obiezione è comunque costituita dal fatto che la zona è politicamente molto instabile.





(Tutte le foto sono di Graziano e Daniela Lenci)




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