Il Capo delle Tempeste e la nascita dei primi insediamenti Europei.
Il 3 febbraio 1488, al comando della Caravella da guerra São
Cristóvãl Il navigatore portoghese
Bartolomeu Diaz, nel tentativo di
raggiungere le Indie via mare, doppia il Capo di Buona Speranza e raggiunge la
baia da lui battezzata Aguada de Sào Bras, l’odierna Mossell Bay. In realtà fu una una violenta
tempesta a sospingere il naviglio verso est, costringendo Diaz ad approdare e
per questo motivo egli battezzò il capo appena doppiato con il nome di Cabo das Tormentas, (Capo delle Tempeste) che
successivamente fu ribattezzato da Giovanni II, Re de Portogallo, Cabo da Boa Esperança in riferimento alle interessanti prospettive
commerciali che nascevano dalla questa scoperta . Il nome dato da Diaz era
forse più appropriato, dato che lo scontro di correnti provenienti dall'Oceano
Indiano e dall'Oceano Atlantico in questa zona rende, ancora oggi, le acque particolarmente pericolose per la
navigazione.
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Il Capo di Buona Speranza visto da Cape Point |
Diaz, cavaliere alla corte del Re del Portogallo, è il primo europeo a compiere la
circumnavigazione dell’Africa. Nel 1497, viene organizzata una nuova
spedizione, per continuare sulla via ormai tracciata. Nonostante l’enorme fama
di Diaz, il comando viene tuttavia affidato al più giovane Vasco da Gama. Diaz
si limita ad accompagnare Vasco da Gama per un lungo tratto della rotta. Diaz
non si spinse fino alle Indie; giunse fino all'altezza dell'odierna Port
Elizabeth e poi tornò indietro, perdendo la vita in un naufragio proprio in
seguito a un'altra tempesta infuriata nei pressi del capo nel 1500. Pur avendo
doppiato il capo, i portoghesi non costruirono però insediamenti nella zona;
data la pericolosità delle acque all'estremo sud del continente, preferirono
utilizzare come scali l'isola di Sant'Elena e il Mozambico.
La costruzione dei primi
insediamenti nella penisola del Capo si devono alla VOC (Vereenigde Oost-Indische Compagnie),
meglio conosciuta come Compagnia Olandese
delle Indie orientali: il 6 aprile 1652 Jan Van Riebeeck creò il primo scalo di
rifornimento per le navi della VOC a Table Bay. Questo primo insediamento,
chiamato in seguito Kaapstad, fu il primo nucleo della moderna Città del Capo.
I coloni insediatisi prima sulla baia e poi nell'entroterra
(in quella che venne chiamata la
Colonia del Capo) riuscirono a stabilire rapporti pacifici
con le popolazioni locali khoisan. La colonia crebbe rapidamente; un'ondata
importante di immigrazione di coloni dall'Europa ebbe luogo nel 1687, quando il
governo olandese inviò nella zona un gruppo di Ugonotti rifugiatisi nei Paesi
Bassi dalla Francia per sfuggire alla persecuzione religiosa. I coloni furono
chiamati boeri (boeer), da "contadini".
Colonia di Cormorani sulla scogliera di Cape Point |
Il pericoloso mare del Capo delle Tempeste |
Alla fine del XVIII secolo, i successi di Napoleone
Bonaparte e il declino dei Paesi Bassi come potenza europea spinsero gli
inglesi a occupare la Colonia
(1795) allo scopo di prevenire un'aggressione francese. La VOC cessò formalmente di
esistere per bancarotta nel 1799.; subito prima, cedette tutti i propri
possedimenti alla Repubblica Batava. Gli inglesi restituirono la colonia alla
neonata Repubblica nel 1803, ma nel 1806 tornarono a invaderla, vincendo la
resistenza olandese e boera nella battaglia di Blaauwberg a Bloubergstrand, 25 km a nord di Città del
Capo, nel 1806.
La zona del capo venne ceduta definitivamente ai britannici
con il trattato anglo-olandese del 13 agosto 1814 e da quel momento
amministrata col nome di Cape Colony. L'occupazione inglese creò numerosi
motivi di insoddisfazione per i coloni boeri (uno fra tutti, l'abolizione della
schiavitù nel 1808 e la conseguente emancipazione degli schiavi nel 1833).
Durante i primi anni dell'occupazione britannica, moltissimi coloni lasciarono
il capo per spingersi all'interno come pionieri, dando luogo al fenomeno dei
cosiddetti Voortrekker.
Nel 1910, dopo che gli inglesi avevano avuto ragione della
resistenza boera nel nord, il Sudafrica unificato divenne un dominion del
Commonwealth, col nome Unione sudafricana, e la Colonia del Capo divenne
la "Provincia del Capo di Buona Speranza" . La provincia in realtà
includeva molto più che non la penisola del Capo; il suo territorio di allora
sarebbe stato in seguito suddiviso in quelle che oggi si chiamano Western Cape,
Eastern Cape e Northern Cape.
Come nel resto del Sudafrica, anche nella zona del Capo la
prima metà del XX secolo vide l'emergere della politica dell'apartheid. Un
primo esempio di segregazione si era avuto già nel 1901, anno in cui, a seguito
di un'epidemia di peste bubbonica, il governo aveva deciso di confinare i neri
di Città del Capo in due aree, una vicino al porto e una a Ndabeni, sul fianco
ovest della Table Mountain. A questa prima segregazione si può far risalire
l'origine di quelle che ancora oggi sono le township (i quartieri neri) di Cape
Flats. L'istituzione formale dell'apartheid nel 1948 trasformò questi ghetti in
veri e propri centri di segregazione. Nel frattempo, il governo tentò di
sopprimere con la forza la resistenza nera al regime dell'apartheid e in
particolare il fenomeno delle città occupate dai neri, come Crossroads.
Nell'ultima azione di polizia contro gli occupanti di Crossroads, tra maggio e
giugno 1986, si stima che 70.000 persone siano state scacciate dalle loro case
e centinaia uccise; nonostante questo, Crossroads non cedette.
Poche ore dopo essere stato rilasciato di prigione, l'11
febbraio 1990, Nelson Mandela fece il suo primo discorso pubblico dalla
balconata del Municipio di Città del Capo, annunciando l'inizio di una nuova
era per il Sudafrica.
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