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Aïn el Ati: Il geyser freddo di Erfoud. (31.26.12 N - 04.14.04 E)

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Aïn el Ati è una strana sorgente situata lungo la riva destra del Wadi Ziz a 25 km a nord di Erfoud, Marocco,  lungo la RN13. Il "geyser freddo"di Erfoud La zona in cui la sorgente sgorga, è caratterizzata da una marcata siccità dovuta alla intensa evaporazione, alla scarsità di corsi d'acqua e al consumo dovuto all'intenso sviluppo agricolo.  La brulla campagna circostante Per cercare una soluzione che alleviasse i disagi degli abitanti del Bassin del Tafilatet, bacino che comprende i villaggi di Erfoud, Rissani, Errachidia ed altri minori, nel 1987 Hassan II, Re del Marcocco, diede il via ad un progetto di ricerca di sorgenti idriche mediante l'intercettazione delle falde sotterranee ad opera di pozzi artesiani. ad Aïn el Ati, la trivella azionata da un motore diesel si imbattè, ad una profondità di poche decine di metri, in una saccatura idrica sottoposta a forte pressione da gas di anidride carbonica contenuti nel l

Whale Watching? Hermanus! (34°25′S - 19°15′E)

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Il panorama della Walker Bay ad Hermanus Hermanus, fondata nel 1830 come piccolo villaggio di pescatori, si è sviluppata nel corso del ‘900 come località di villeggiatura alla moda, frequentata da ricchi sudafricani attratti dal clima temperato e dalla posizione soleggiata. La cittadina mantiene ancora oggi un’atmosfera elegante e offre 12 km di sentieri panoramici, a picco sul mare da dove,   ogni anno da giugno a novembre ci viene offerta l'opportunità di avvistare le balene della specie Southern Right che si avvicinano alle coste meridionali del Paese. È questo il periodo migliore per vivere un’esperienza indimenticabile e ammirare da vicino i più grandi mammiferi del pianeta - 60 tonnellate per 18 metri di lunghezza - mentre migrano dall'Antartide verso acque più calde per accoppiarsi, dare alla luce e crescere i loro piccoli che alla nascita hanno già una lunghezza media di 5 metri. I giganti del mare Per l'avvistamento non è

Colori Provenzali: Les Mines de Broux (N 43° 52' 35"- E 5° 23' 44")

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Con il  nome Ocra, si indicano due sostanze minerali a consistenza argillosa che, a seconda del colore, assumono i nomi di ocra rossa e ocra gialla. La prima è costituita da sesquiossido di ferro e corrisponde alla varietà ematite (ematite ocracea dalla colorazione rosso scuro) mentre  la seconda è costituita da limonite e si distingue  per colorazioni differenti dal giallo chiaro al bruno-giallastro. In ambedue i casi, la pigmentazione del minerale deriva dalla presenza di ossido di ferro. Ocra in polvere Le ocre si trovano generalmente in filoni fra rocce secondarie. L'estrazione del minerale si fa a cielo aperto o in galleria. Il materiale si presenta in pezzi untuosi al tatto e allappanti. Pulito di tutte le impurezze grossolane, viene steso all'aria aperta e lasciato essiccare. Il materiale secco viene macinato in molini a umido, fatto decantare e poi, all’occorrenza, filtrato, di nuovo essiccato, finemente polverizzato ed infine passato al setaccio. Il risul

Il paese che muore. (N 42° 37' 37"- E 12° 5' 28")

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Civita è una frazione del comune di Bagnoregio, in provincia di Viterbo, nel Lazio, facente parte dei borghi più belli d'Italia, famosa per essere denominata "Il paese che muore". Civita di Bagnoregio; Il paese che muore Situata sulla cima di un colle tra le vallate formate dai torrenti Chiaro e Torbido, Civita è arroccata su uno sperone di roccia che sovrasta un’ampia conca increspata dai calanchi. Il fenomeno erosivo dei Calanchi nella vallata attorno alla cittadina Le più antiche tracce della presenza umana nell'area di Civita appartengono ad epoche molto remote; testimonianze più consistenti su base archeologica ci portano direttamente al periodo etrusco grazie alla necropoli ritrovata nella rupe sottostante il belvedere di San Francesco Vecchio. Anche la cosiddetta grotta di San Bonaventura, dove si narra che S. Francesco guarì con un miracolo il piccolo Giovanni Fidanza (S. Bonaventura), sembra fosse una tomba a camera etrusca tra

Carcassonne (43°13′00″N - 2°20′60″E)

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Carcassonne  è una cittadina francese situata nel dipartimento dell'Aude,  ed è capoluogo della regione della Languedoc – Roussillon, sorge sulla collina di Carsac a circa 110 mt. Sul livello del mare. Una veduta d'insieme   Le origini di Carcassonne, sono   datate intorno al 3500 a .C. nel IX sec. a.C.,   divenne un importante luogo di scambi commerciali. Carcassonne divenne strategicamente importante quando i Romani fortificarono la cima della collina attorno all'anno 100 a .C. ed elessero il luogo a  capitale della colonia di Julia Carcaso (in seguito denominata Carcasum). La parte principale delle mura settentrionali risale a quell'epoca. Lo stemma di Carcassonne All'inizio del VII secolo, i Visigoti presero il controllo della zona e costruirono ulteriori fortificazioni, tuttora esistenti. Grazie a queste riuscirono a respingere gli attacchi dei Franchi. I Saraceni presero Carcassonne nel 725, ma Pipino il Breve li scacciò nel 759.

Orvieto; Il “Pozzo di San Patrizio” (N 42° 42' 59" - E 12° 6' 41")

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Scavato nella rupe Tufacea sovrastante la valle del fiume Paglia,  dove sorge la stupenda città di Orvieto, Il Pozzo di San Patrizio  è un’opera di alta ingegneria idraulica costruita per volere di papa Clemente VII che, reduce dal Sacco di Roma,  era desideroso di tutelarsi in caso di assedio della città in cui si era ritirato. I lavori del pozzo – progettato per fornire acqua in caso di calamità o assedio – furono conclusi durante il papato di Paolo III Farnese (1534-1549). Uno scorcio della rupe di Orvieto con l'edificio circolare che segna il sito di accesso al pozzo Vi chiederete: che cosa c'entra San Patrizio con Orvieto? Poco o nulla, tant'è vero che questa formidabile opera idraulica fu, all'origine, denominata Pozzo della Rocca, in quanto prossima alla rocca Albornoz nel centro storico della città. Il riferimento a San Patrizio non è casuale. Il Santo è stato un  evangelizzatore dell’Irlanda, una figura molto importante di transizione

Seychelles: Anse Source D’argent (4° 22' 19" S - 55° 49' 44" E)

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Lo stemma della Repubblica La Repubblica delle Seychelles è uno  Stato insulare il cui territorio è costituito da un arcipelago che conta  115 isole. Localizzato nell’Oceano Indiano, al largo delle coste dell’Africa Orientale, fu scoperto  nel 1502 dell’ammiraglio portoghese Vasco da Gama. Per questo, le Seychelles, isole furono chiamate “Isole dell’Ammiraglio”. L’arcipelago delle Seychelles è oggi un paradiso naturalistico. Le sue spiagge da sogno e le sue riserve faunistiche sono una agognata mèta per i turisti provenienti da tutto il mondo. Le quattro isole più grandi e più conosciute sono: Mahè, dove ha sede la capitale omonima, Praslin, dove cresce la pianta simbolo dell’arcipelago, il Coco de Mer, Felicitè  e La Digue che possiede la spiaggia più fotografata al mondo se non anche la più bella. Le tre isole maggiori sono abbastanza vicine tra loro. Praslin dista da Mahè circa una quarantina di chilometri ed è collegata a quest’ultima sia da regolari voli di linea