Seychelles: Anse Source D’argent (4° 22' 19" S - 55° 49' 44" E)



Lo stemma della Repubblica


La Repubblica delle Seychelles è uno  Stato insulare il cui territorio è costituito da un arcipelago che conta  115 isole. Localizzato nell’Oceano Indiano, al largo delle coste dell’Africa Orientale, fu scoperto  nel 1502 dell’ammiraglio portoghese Vasco da Gama. Per questo, le Seychelles, isole furono chiamate “Isole dell’Ammiraglio”. L’arcipelago delle Seychelles è oggi un paradiso naturalistico. Le sue spiagge da sogno e le sue riserve faunistiche sono una agognata mèta per i turisti provenienti da tutto il mondo. Le quattro isole più grandi e più conosciute sono: Mahè, dove ha sede la capitale omonima, Praslin, dove cresce la pianta simbolo dell’arcipelago, il Coco de Mer, Felicitè  e La Digue che possiede la spiaggia più fotografata al mondo se non anche la più bella. Le tre isole maggiori sono abbastanza vicine tra loro. Praslin dista da Mahè circa una quarantina di chilometri ed è collegata a quest’ultima sia da regolari voli di linea che da un eccellente servizio di trasporto navale mentre la Digue, che dista soltanto sei chilometri da Praslin, è collegata esclusivamente via mare oppure via aerea ma solo con un servizio privato di  elicotteri. La Digue, è la più piccola isola delle quattro maggiori e sul suo territorio il traffico motorizzato è fortemente limitato a pochi automezzi che svolgono servizi comuni come trasporto merci e così via. Sull’isola, ci si sposta prevalentemente in bicicletta. Le biciclette possono essere noleggiate a prezzi concorrenziali a La Passe,  l’unico centro abitato dell’isola ed anche il suo principale approdo.

Il porto di La Passe a La Digue


La Digue, per le sue bellezze naturalistiche, per la sua pace e tranquillità e per le sue acque calde e  trasparenti, attrae da sempre un gran numero  di turisti incantati dalle abbaglianti  spiagge bordate dai suoi caratteristici massi di granito rosa che si specchiano in un mare cristallino. A La Digue la natura prende il sopravvento ed è stupendo visitate le piantagioni della Union Estate Farm; qui si trovano le palme da cocco, la Vaniglia  ma è possibile anche imbattersi in una tartaruga gigante o vedere i rarissimi Uccelli del Paradiso (Flycatcher ) o ancora,  ammirare il volo dei giganteschi Pipistrelli Volpe (Batfruit) che cercano di accaparrarsi la frutta tropicale di cui sono ghiotti.

Le piantagioni di Vaniglia della Union Estate Farm


Nelle sue foreste abbondano, orchidee piante di  mandorlo Indiano e Takamaka, mentre nei giardini splendono gli ibiscus e altri cespugli esotici, su uno sfondo di verdi palme che ondeggiano al vento.

Se non volete noleggiare una bicicletta, La Digue offre un caratteristico servizio di trasporto pubblico: l’OX CART TAXI . I servizio è effettuato per mezzo di carri multicolori trainati da buoi.

L'Ox Cart Taxi


 Alle Seychelles, con un clima tropicale che varia secondo le stagioni da 24 a 32 gradi, è estate tutto l’anno. La temperatura media dell’acqua è sui 29 gradi ed il periodo più caldo va da dicembre a marzo, mentre da maggio a settembre una brezza da sud est rende il clima più favorevole, nonostante il mare sia leggermente mosso.

Per meglio godere le bellezze che l’isola offer, l’ideale è comunque noleggiare una mountain bike che permetterà di  esplorare i suoi percorsi ed i suoi itinerari, raggiungendo anche la sua piccola montagna per discendere poi fino ad Anse Coco’s, una delle baie più nascoste e spettacolari. 



Infine, per un’esperienza da togliere il fiato, tappa obbligata è la spiaggia votata come la più bella del mondo, vera attrazione di La Digue: Anse Source D’Argent. 



 Infinitamente fine e bianca, la sabbia di Anse Source d’Argent è un velo posato tra gli enormi massi  di granito e l’oceano Indiano. Ammirandola si può facilmente capire perché questo angolo di paradiso sia considerato la spiaggia più bella delle Seychelles.



I suoi colori intensi, resi vividi dal sole  e dalle acque cristalline, ne fanno un luogo unico – tra i più fotografati al mondo del suo genere. Il tempo ne ha setacciato la rena, e il mare l’ha lavata nei millenni sino a renderla diafana.





I giganti di Granito sembra si siano formati,  durante il periodo Precambriano, dal lento raffreddamento del magna sotto la crosta terreste.

Nei millenni seguenti, l’azione erosiva dei mari e dei venti, li ha gradualmente portati alla luce  e successivamente li ha modellati nella loro attuale forma.

(tutte le foto sono di Graziano e Daniela Lenci)


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