Carcassonne (43°13′00″N - 2°20′60″E)



Carcassonne  è una cittadina francese situata nel dipartimento dell'Aude,  ed è capoluogo della regione della Languedoc – Roussillon, sorge sulla collina di Carsac a circa 110 mt. Sul livello del mare.

Una veduta d'insieme

 Le origini di Carcassonne, sono  datate intorno al 3500 a.C. nel IX sec. a.C.,  divenne un importante luogo di scambi commerciali.

Carcassonne divenne strategicamente importante quando i Romani fortificarono la cima della collina attorno all'anno 100 a.C. ed elessero il luogo a  capitale della colonia di Julia Carcaso (in seguito denominata Carcasum). La parte principale delle mura settentrionali risale a quell'epoca.

Lo stemma di Carcassonne

All'inizio del VII secolo, i Visigoti presero il controllo della zona e costruirono ulteriori fortificazioni, tuttora esistenti. Grazie a queste riuscirono a respingere gli attacchi dei Franchi. I Saraceni presero Carcassonne nel 725, ma Pipino il Breve li scacciò nel 759.

Nel 1067 Carcassonne divenne proprietà di Raimond Roger Trencavel, Visconte di Albi e Nîmes. Nei secoli successivi la famiglia Trencavel si alleò alternativamente con Barcellona o Tolosa. I Trencavel fecero costruire lo Chateau Comtal e la Basilica di Saint-Nazaire.



Turisti in visita alla cittadella

 
Carcassonne divenne famosa per il suo ruolo nella Crociata albigese, quando la città era una roccaforte dei Catari francesi. Nell'agosto 1209, l'esercito crociato di Simone di Montfort costrinse i cittadini alla resa. Monfort fece uccidere Trencavel e divenne il nuovo Visconte. Egli ampliò le fortificazioni. Carcassonne divenne una cittadella di frontiera tra Francia e Aragona.

Uno scorcio della cinta muraria

Nel 1240 il figlio di Trencavel cercò di riconquistare il vecchio dominio ma senza successo. La città si sottomise al potere del Re di Francia nel 1247 e Luigi IX di Francia fondò la parte nuova della città oltre il fiume. Luigi e il suo successore Filippo III costruirono le mura più esterne. Secondo i contemporanei la fortezza era considerata inespugnabile. Nel 1355, durante la Guerra dei cent'anni, Edoardo il Principe Nero non riuscì a prendere la città, anche se le sue truppe distrussero la Città Bassa.



Nel 1659, il Trattato dei Pirenei trasferì la provincia di confine del Rossiglione alla Francia, e l'importanza militare di Carcassonne venne ridotta. Le fortificazioni vennero abbandonate e la città divenne principalmente un centro economico, incentrato sull'industria tessile.


Alla fine la cittadella fortificata di Carcassonne cadde in rovina; a tal punto che il governo francese considerò seriamente la sua demolizione. Un decreto in tal senso venne reso ufficiale nel 1849, ma causò un tumulto. Lo storico Jean-Pierre Cros-Mayrevielle e lo scrittore Prosper Mérimée, guidarono una campagna per preservare la fortezza come monumento storico. In seguito, nello stesso anno, l'architetto Eugène  Viollet-le-Duc venne incaricato del rinnovamento del luogo.



Il restauro della città fortificata costituisce un caso di studio nell'ambito dei corsi di restauro; Viollet-le-Duc sintetizzo così il suo approccio ai lavori di restauro del castello: "Restaurare un edificio, non è solo mantenerlo, ripararlo, o ricostruirlo, è riportarlo ad una condizione completa che potrebbe non essere mai esistita".

L'accesso principale della cittadella; la Porte Narbonnaise



Le fortificazioni di Carcassonne sono costituite da una doppia cerchia di mura che conta  53 torri. La fortezza venne aggiunta alla lista dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO nel 1997.

Vuole la leggenda che, al tempo in cui la città si trovava nelle mani dei saraceni, l'imperatore Carlo Magno l'avesse fatta assediare per conquistarla, ed avesse ordito l'assassinio di re Balaad (o Balaak), che allora regnava sulla città. La sua vedova, che rispondeva al nome di Dama Carcas, non risolvendosi ad abbandonare la città, decise di prendere lei stessa le redini dell'esercito e di proseguire la battaglia contro Carlo Magno: per cinque lunghi anni, le battaglie si susseguirono sotto le mura cittadine, decimando a poco a poco le truppe saracene, ma Dama Carcas inventò mille stratagemmi per far credere al condottiero avversario che la città traboccasse ancora di soldati e di ricchezze.



Alla fine, quando ormai i viveri erano quasi esauriti, Dama Carcas ebbe l'idea di far ingurgitare ad un maiale quel poco di grano che ancora era rimasto nelle riserve cittadine, e di gettare la povera bestia dalle mura, in mezzo all'esercito nemico. Il trucco ebbe successo, ed i soldati dell'Imperatore, credendo che la città avesse ancora abbastanza opulenza da sprecare cibo persino per i maiali, levarono l'assedio e si ritirarono.

Nel riconoscere la fine della guerra, Dama Carcas esultò talmente da far suonare le trombe della città. E la leggenda narra che i soldati di Carlo Magno, udendo il frastuono, si voltarono e gridarono: "Carcas sonne!" ("Carcas suona!"), battezzando così definitivamente la città.

Le fortificazioni di Carcassonne sono costituite da una doppia cerchia di mura che conta  53 torri. La fortezza venne aggiunta alla lista dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO nel 1997.

La piantina della cittadella


(Tutte le foto sono di Graziano & daniela Lenci)




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