Mauritius: Il parco naturale di Chamarel e il mistero delle terre dai colori cangianti
Sul
versante sud occidentale dell'isola di Mauritius, la chimica
vulcanica ha dato vita ad uno degli spettacoli più suggestivi che la natura è
in grado di offrire: le Terre di Chamarel.
La zona è
recintata e per raggiungerla è necessario pagare un biglietto. Il turismo
selvaggio degli
ultimi
anni, infatti, e la consuetudine di portarsi a casa dei souvenir paesaggistici
hanno messo a repentaglio l'incontaminazione del luogo. Per giungervi si passa
attraverso una strada sterrata di terra rossa circondata da piantagioni di
ananas, banane e caffè.
La lussureggiante vegetazione Mauritiana |
Percorsa una breve distanza, appare agli occhi del visitatore un altro panorama mozzafiato:
quello delle Cascate di Chamarel . Alte oltre 100 metri , sono visibili
da un belvedere situato su un'altura proprio di fronte al salto.
Le Cascate di Chamarel |
Le cascate
si formano dal salto dei fiumi St.Denis e Viande Salee e sono immerse in una
rigogliosa vegetazione.
Circa un chilometro dopo le cascate si raggiungono le Terre colorate di Chamarel. Una
volta sul posto, la veduta lascia senza fiato: una collina, priva di
vegetazione, composta da dune di roccia e sabbia appare come un
caleidoscopio animato e pulsante. Si distinguono 7 colori, dal giallo al viola,
passando per il rosa e blu. Oltre a infinite sfumature che si avvicendano di
continuo rendendo la zona sempre differente agli spettatori attoniti.
Le terre colorate di Chamarel |
L'esposizione
alla luce, specie al mattino presto o alla sera prima del tramonto, ne
amplifica l'incanto. Quando piove, poi, le tinte di mescolano e la collina
sembra un mare in tempesta modellato dall'estro di un artista. Non è finita
perchè una volta che il sole torna a splendere, la mescolanza dei colori lascia
di nuovo posto alla distinzione e le 7 gradazioni di colori tornano visibili.
Mistero?
Come Mauritius, le terre colorate hanno origine vulcanica. Il materiale che
costituisce le dune proviene da rocce vulcaniche che, nel corso degli anni, si
sono raffreddate con tempi, modalità e temperature differenti. Successive
eruzioni hanno fatto si che si depositassero diversi strati di materiale
vulcanico sviluppando i 7 colori.
Perchè i
colori tornano distinti? Secondo alcuni studiosi, è probabile che le particelle
di sabbia si ridispongano in base al loro peso specifico ma, attorno a questo
fenomeno, ci sono ancora dei forti dubbi.
(Tutte le foto sono di Graziano e Daniela Lenci)
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