Giordania: Jerash
l'antica Gerasa,
è la capitale dell'omonima regione giordana, nel nord del paese, a circa trenta chilometri dalla
capitale Amman. La città è situata sulle rive del fiume Wadi
Jerash, che fa parte del bacino idrografico del Giordano e prospera grazie al fertile terreno agricolo
circostante. Il primo insediamento di una certa importanza avvenne ad opera
dei Greci dopo la conquista operata da Alessandro Magno; tuttavia Gerasa
divenne veramente importante solo con l'avvento dei Romani. A seguito della conquista
della regione operata da Pompeo,
nel 64 a.C., Gerasa fu annessa,
da parte della Repubblica romana,
nella provincia di Siria.
Jerash, l'arco di trionfo |
Jerash, Il Cardo massimo |
Dopo che l'imperatore Traiano, nel 106, aveva annesso il regno nabateo, a Gerasa affluirono molte
ricchezze e molti edifici furono abbattuti per essere sostituiti da altri
ancora più imponenti. L'opera continuò anche durante il governo di Adriano che, nel 129, visitò la città, ed in suo onore
a sud della città venne edificato un Arco di trionfo. Lo schema urbanistico
della città è quello classico dell'epoca e dal punto di vista architettonico è tipico del periodo di Adriano e Traiano. Nel 130, la città era abitata da circa
20 000 abitanti.
Jerash |
La città raggiunse il
suo apice all'inizio del III
secolo, quando a Gerasa fu conferito il titolo di colonia. Dopo la distruzione
di Palmira, nel 273, e col contemporaneo decadimento
delle vie carovaniere, a causa dello sviluppo del commercio marittimo, iniziò
una lenta decadenza (con una breve interruzione durante il governo di Diocleziano, verso il 300), che continuò sino alla metà del V secolo, dopo che il cristianesimo
era divenuta la religione principale dell'impero e quindi, nei primi anni
dell'era cristiana, si ebbe un nuovo periodo di splendore, con la costruzione
di edifici religiosi.
Jerash, il teatro Romano |
E ancora sotto l'imperatore bizantino, Giustiniano (527-565) furono erette sette chiese,
anche se si fece uso in buona parte delle pietre provenienti dai templi e
santuari romani.
(tutte le foto sono di Graziano e Daniela Lenci)
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