Francia; il castello di Cheverny. (N 47° 29' 59" - E 1° 27' 36")
Situata nella Valle della Loira, non lontano dai castelli di
Blois e di Chambord, la tenuta di Cheverny è un'imponente proprietà che
appartiene alla stessa famiglia da più di sei secoli. Cheverny è sempre stata
abitata e da sempre ogni generazione s'impegna e si dedica con passione per
preservare la sua bellezza
Il castello di Cheverny |
Nel 1504 Jacques Hurault che aveva svolto alte cariche
amministrative sotto Luigi XI, Carlo VIII e Luigi XII, acquista la signoria di
Cheverny, ma fu suo figlio Raoul segretario di Luigi XII che vi fece costruire
nel 1510 il primo Castello fortificato: egli fu uno dei Ministri delle Finanze
di Francesco 1° e sfuggì per un soffio alla "purga" che il Re ordinò
nel mondo dei suoi ministri, morendo così in Italia durante una battaglia. La
sua vedova cedette Cheverny ad un cappellano di Enrico II e questi lo regalò
nel 1551 alla favorita Diane de Poitiers. Diane, che a Cheverny preferiva
l’altro suo castello, Chenonceau, ne
rimase proprietaria fino al 1565, poi lo vendette a sua volta a Philippe
Hurault, figlio di Raoul.
Nei successivi 150 anni la proprietà del castello cambiò
svariate volte e nel 1765 furono intrapresi importanti lavori di rinnovamento.
La proprietà tornò nuovamente alla famiglia Hurault nel 1824.
Il castello di Cheverny fu uno dei primi ad essere aperti al
pubblico, nel 1914, ed è tutt'oggi un'importante attrazione turistica,
particolarmente rinomato soprattutto per la bellezza e l'importanza artistica
dei suoi interni, magnificamente conservati e dotati di una eccezionale
collezione di arredamenti.
Gli interni sfarzosamente arredati |
Questa scintillante residenza d’epoca è considerata
il castello più lussuoso della Loira grazie ai suoi interni sfarzosi e ai
giardini curati fino all’ultimo dettaglio.
La bellezza di questo castello si deve all’opera di Jean
Monier di Blois che venne inviato da Maria de’ Medici in Italia per
perfezionare il suo talento. Una volta rientrato in Francia lavorò al palazzo
del Lussemburgo, al castello di Blois, la sua città natale e infine a Cheverny
dove diede massima espressione della sua bravura.
Dal 1922 Cheverny è aperto al pubblico ed i visitatori
possono godere di tutto il suo splendore, alla scoperta di un patrimonio
straordinario, autentico e vivo.
Le stanze più sfarzose sono sicuramente la Chambre du Roi e il Grand
Salon con 34 pannelli in legno dipinto che raccontano le gesta di Don
Chisciotte. Anche l’Orangerie merita una visita: qui venne nascosta la Gioconda di Leonardo
durante i saccheggiamenti nazisti.
I giardini sono davvero suggestivi grazie a una perfetta
mescolanza di stili che vanno dal classico all’inglese; vi si trovano cedri
giganti, magnolie, sequoie ed altre piante rare.
Il parco prolunga le aiuole
formate da grandi prati, che si armonizzano perfettamente con l'architettura
del castello che si rifà per numerosi dettagli allo stile rinascimentale,
mentre per l'aspetto generale si assimila allo stile classico che ebbe il suo
apogeo sotto Luigi XIV..
Da marzo a settembre,
presso il canile del castello, è possibile assistere nel pomeriggio ad un
originale spettacolo: il proprietario della tenuta che dà da mangiare i suoi
circa 100 cani da caccia!
E’ inoltre possibile
visitare anche una mostra del disegnatore Hergé, il creatore di Tintin che
utilizzò il castello come sfondo per tante avventure del fumetto belga.
(tutte le foto sono di Graziano e Daniela Lenci)
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