Damnoen Saduak; il mercato galleggiante. (13°36' 3" N - 100° 7' 38" E)
Ad un paio di ore d’auto a sudovest della tentacolare
Bangkok si raggiunge un luogo folcloristico che, all’opposto delle modernità della Capitale, ci riportano
ad un passato remoto e ad uno spaccato di vita rurale d’altri tempi. A causa
della conformazione paludosa del territorio, un era d’obbligo spostarsi con una
imbarcazione e quindi, molti atti della vita quotidiana venivano compiuti su
barche attrezzate. Re Rama IV, per
cercare di agevolare la vita e sviluppare il commercio della regione, fece
costruire dall’esercito il canale di Damnoen Saduak per collegare il fiume Taachin
con il Maeklong. Grazie a quest’opera di ingegneria idraulica, gli abitanti del
territorio iniziarono a sviluppare gli scambi commerciali e nacquero i primi
mercati dove tutto si vendeva e si barattava senza scendere a terra,
direttamente tra una imbarcazione e l’altra.
Il canale di Damnoen Saduak con il mercato galleggiante |
Ancora oggi Il mercato galleggiante di Damnoen Saduak è uno
dei più conosciuti in Thailandia, ogni mattina,
raccoglie numerosi venditori che propongono la merce direttamente dalle
loro barche. Il mercato non è più quello di trenta anni fa. Oggi è diventato prevalentemente
un’attrazione turistica, però, agli occhi di un occidentale, questo sistema di
scambi suscita ancora meraviglia. Le caratteristiche long tail boats, adibite a
cucine, negozi e qualsiasi tipo di attività commerciale affollano questa via
d’acqua trasportando ogni genere di mercanzia.
Commercianti al lavoro |
Da animali vivi a frutta e
verdura dai colori sgargianti e a pentoloni alimentati da fornelli a gas che
disperdono nell’aria volute di vapore e odori di cibi esotici.
Utilizzando proprio queste lunghe e strette
barche di legno, è possibile navigare attraverso l’intricato reticolo di
canali, osservando templi, palafitte, gli altari animisti, le risaie con gli
agricoltori al lavoro. Anche se oggi è
diventato una sorta di “trappola per turisti” conserva intatta la sua peculiarità e vale
sicuramente la pena farci un salto.
(foto Graziano e Daniela Lenci)
Commenti
Posta un commento