Roussillon de Provence (43° 54' 8" N - 5° 17' 34" E)
Questo villaggio dalle calde tonalità delle sue rocce è uno
dei più affascinanti della regione. Il borgo
deve il suo nome al colore rossastro degli estesi giacimenti d'ocra che
lo circondano
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Le colorate falesie di Roussillon |
Le case e l’ambiente di Roussillon si confondono grazie alle
tante sfumature rossastre e ocra della terra estratta dalle cave vicine. Il
risultato è un villaggio dai mille colori che sotto il potere della luce del
sole si accende e vi staglia nel blu del cielo limpido immerso in una
verdeggiante natura incontaminata. Passeggiare per questo borgo dalle tante
botteghe, angoli dove il tempo si è fermato, piazzette deliziose e piccoli
anfratti poetici vale il viaggio.
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Il borgo di Roussillon |
La leggenda racconta che questa terra divenne rossastra per
il sangue versato con il suicidio della bella Sirmonde, sposa di Raymonde
d’Avignon. La fanciulla si gettò dall’alto delle falesie per il dolore, dopo
che il marito uccise il suo amante, un giovane e aitante trovatore provenzale.
Quello che si trova qui è il
rosso delle pareti della grotta di Lascaux, il rosa delle guance delle antiche
patrizie romane, l'arancio acceso delle case del paese di Apt.
Questo è davvero un luogo magico, una tavolozza di colori
vivente dove è impossibile non osservare ogni angolo, ogni persiana colorata,
ogni fazzoletto di giardino fiorito che si staglia contro i muri arancioni
delle case. L'ocra è la regina dei
coloranti minerali naturali e, anche se l'industria fiorente fondata intorno
alle cave da un autoctono nei primi anni dell’Ottocento è ormai stata
soppiantata della diffusione dei coloranti chimici e sintetici, sulle facciate
delle abitazioni delle cittadine della regione ci ha lasciato un patrimonio
ineguagliabile, che si ammira sulle
torri e nelle ripide stradine.
Questo angolo del Luberon è un tripudio di colori. Tutte le
sfumature di rossi, arancioni e gialli hanno trovato rifugio nelle terre e
nelle rocce che compongono la valle delle Fate e le falesie dei Giganti,
formazioni rocciose dalle forme ardite e dagli intensi colori nate milioni di
anni grazie all’erosione degli agenti atmosferici.
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Daniela in posa |
A causa dell’erosione ancora in atto, i sentieri sono ricoperti
da una morbida e sottile polvere colorata che si attaccherà a scarpe e vestiti:
è quindi sconsigliato un abbigliamento chiaro e difficile da lavare. Portate
scarpe comode ma soprattutto lavabili, perché riemergerete con i piedi
colorati.
Molto interessante è anche la visita di Okhra, il museo-conservatorio delle
ocre e dei pigmenti, che propone in una fabbrica dismessa poco lontano dal
villaggio, laboratori di utilizzo del
pigmento, oltre che un percorso sulla origine geologica del minerale , sulla
storia della sua lavorazione e sull'industria della Vaucluse in
generale, mentre un giardino botanico a
tema permette di conoscere i colori vegetali. Passeggiando per il paese in
chiusura di giornata si stenta a scegliere tra i tanti ottimi profumi di cucina
provenzale.
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