Stellenbosch (33°55′12″S -18°51′36″E)



Stellenbosch, Sudafrica,  è una città del distretto delle Winelands, la regione dei viticoltori.
Sorge sulle sponde del fiume  Eerste, ed è  il secondo più antico insediamento europeo del Western Cape. Viene chiamata anche City of Oaks (città delle querce) per via del grande numero di alberi che furono piantati dai suoi fondatori per ornare le strade.



La città ospita la più antica università del Sudafrica, dove studia gran parte dell'élite afrikaner; L'Università di Stellenbosch, che è una delle principali università sudafricane, conta 10 facoltà, incluse Ingegneria, Scienza e Arte e ospita circa 25.000 studenti. La lingua ufficiale dell'università è l'afrikaans, ma la maggior parte dei corsi avanzati si tengono in inglese.
 Stellenbosch  è anche sede del  Technopark, uno dei più importanti centri di ricerca tecnologica del Paese.

La città fu fondata nel 1679 dall'allora Governatore della Colonia del Capo, Simon van der Stel, che la battezzò ispirandosi al proprio nome (Stellenbosch significa "foresta di Van der Stel"). Fu costruita sulle sponde dell'Eerste River (primo fiume), così chiamato perché fu il primo corso d’acqua  incontrato dall'esploratore Jan van Riebeeck, inviato in esplorazione nell'entroterra da Città del Capo. I coloni olandesi che vi si stabilirono successivamente,  erano abili ingegneri idraulici e costruirono qui una rete di canali che attraversava la città e alimentava un mulino ad acqua. Lo sviluppo della città fu così rapido che essa divenne un centro indipendente già nel 1682 e nel 1685 divenne capitale di un distretto giudiziario di 25.000 km².

Oom Samie, il negozio d'epoca più celebre di Stellenbosh


A Stellenbosch si insediarono sia olandesi che ugonotti (Francesi); furono soprattutto questi ultimi a dare inizio alla viticoltura nella valle, dove oggi si producono i più rinomati vini sudafricani. Il clima mediterraneo, tipico di tutto il Western Cape, è ideale per questo tipo di coltivazione.



La prima scuola fu aperta a Stellenbosh nel 1683, ma un vero sistema scolastico entrò in funzione solo dopo la metà del XIX secolo, quando la Chiesa Riformata fondò nella città un seminario e un ginnasio (het Stellenbossche Gymnasium). Nel 1874 fu fondato il Victoria College che nel 1918 si trasformò nell'Università di Stellenbosch.

Il campus universitario


Stellenbosch si trova sulla Wine Route, uno dei percorsi più popolari per il turismo.

Un paesaggio delle Winelands

Le zone che circondano le cittadine di Stellenbosch, Paarl e Franschhoek formano il distretto di Cape Winelands, la principale zona vinicola del Sudafrica. L'industria del vino è una delle principali industrie del Paese, con una produzione di oltre un miliardo di litri di vini all'anno. 

La tenuta Boschendal, produttori di vini

In gran parte dell'Africa subsahariana, il vino sudafricano è l'unico vino che si trovi nella maggior parte degli alberghi e dei ristoranti; alcune marche sudafricane sono anche distribuite in Europa e nel resto del mondo. Stellenbosch è il cuore di questa industria imponente, e qui si svolge gran parte della ricerca; il professor Abraham Izak Perold fu il primo Professore di Viticoltura dell'Università di Stellenbosch. I vini prodotti a Stellenbosch includono Meerlust, Rubicon, Plaisir de Merle, Hamilton Russel e Novello del Capo.

Una selezione di vini


Stellenbosch è rinomata per la sua architettura in stile Cape Dutch; la via principale, Dorp Street, raccoglie numerosi edifici storici ed è per questo monumento nazionale. 



Una casa d'epoca con il tetto in paglia


La piazza principale  ospita un piccolo museo militare, situato in una ex-santabarbara della VOC (Compagnia delle Indie Orientali), del 1777. 

La Santabarbara della VOC

Sempre sulla piazza si affacciano l'ex municipio, il Burgerhuis (1797), la chiesa di St.Mary's on the Braak (1852). 

St. Mary's on the Braak

Fra i musei della città si possono citare il Village Museum (sei abitazioni d'epoca che ricostruiscono la vita quotidiana dei secoli scorsi) e lo Stellenryck Wine Museum, dedicato alla storia della viticoltura, e ospita tra l'altro un antico torchio di enormi dimensioni.



L'entrata della tenuta Boschendal


(Tutte le foto sono di Graziano e Daniela Lenci)

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