Peri Bacalari Vadisi ; I “Camini delle fate” (N 38° 42' 0" - E 34° 54' 0")




La Cappadocia è una regione storica nel mezzo dell’Anatolia (Turchia), Patrimonio UNESCO dal 1985 per via delle incredibili architetture naturali dette Camini delle fate (Peribacalar), pinnacoli conici sormontati da cappucci di roccia. Il tufo calcareo battuto per milioni di anni dal vento, ha assunto forme particolari che animano il paesaggio desertico.



Una panoramica delle formazioni rocciose

Circa 8 milioni di anni fa, nell’alto Miocene,  la cenere ed i lapilli prodotti dall’eruzione di due vulcani, lo Hasan Dagi e l'Ercyas Daği, formatrono ampie distese di tufo, organizzate in strati spessi diversi metri e caratterizzati dall'avere colore e consistenza diversi. Milioni di anni di erosioni, ne hanno poi modellato il caratteristico aspetto attuale; Un labirinto di torri, crepacci, canyon, pinnacoli e castelli rupestri: è un paesaggio fiabesco quello che si presenta agli occhi di chi raggiunge la Cappadocia, quella magica regione con al centro le città di Nevsehir, Avanos e Urgup.

La vallata di Goreme

Il loro particolare nome,  “Camini delle Fate”, deriva da una leggenda che narra che i massi sulle sommità delle piramidi furono posati con leggiadria da divinità celesti.
Altri racconti narrano invece che i camini in realtà erano soldati che un dio anatolico pietrificò per salvare gli abitanti da un’invasione nemica.

Non sono forse degni di un libro di favole gli enormi funghi di pietra che, guarda caso, qui tutti chiamano "camini delle fate"?


I "Camini delle Fate"

Molti  pinnacoli sono stati scavati e abitati fin dal IV secolo a.C., prima come  rifugio di anacoreti, in seguito di eremiti cristiani e poi di intere popolazioni. In epoca bizantina, l'intera regione si è trasformata in uno straordinario universo rupestre con ben 365 edifici come chiese, cappelle, monasteri, alcuni dei quali internamente decorati con affreschi policromi. Oltre agli edifici, ci sono  anche una decina di misteriose città sotterranee simili alle nostre catacombe: Derinkuyu è la più grande, nove piani sovrapposti sotto il livello del suolo, in cui si rifugiavano le popolazioni Cristiane in caso di incursioni nemiche. Il complesso sotterraneo, formato da un dedalo di angusti cunicoli e di stanze, arrivava a ospitare fino a 25mila persone. Il tutto era organizzato come una cittadina in cui si trovavano cucine, refettori, botteghe, chiese, scuole e stalle per il bestiame.

Le antiche abitazioni scavate nella roccia


Molte scene della serie televisiva “Star Wars” sono state girate nel paesaggio lunare di Göreme in Cappadocia.





La fiabesca vallata si può ammirare anche dall'alto con un volo in mongolfiera e l'esperienza vale la spesa: Il volo, all'alba, dura circa un'ora e lo spettacolo è  talmente affascinante da togliere il fiato.

Mongolfiere in volo 


I posti migliori per ammirare i "camini delle fate" si trovano a nord di Goreme su una strada panoramica che collega Cavusin con Pasabag e la Valle di Devrent dove le formazioni rocciose raggiungono i 40 metri di altezza con la classica forma conica sormontata da una specie di cappello di roccia . Per gli amanti del trekking c'è la Ilhara Valley che si estende per ben 16 km con un  verdeggiante canyon scavato nel corso di millenni dal fiume Melendiz: nelle pareti rocciose hanno trovato rifugio i monaci bizantini e hanno pregato nella Chiesa Fragrante decorata con dipinti rimasti quasi intatti. Infine, per conoscere a fondo la Cappadocia, a 80 km da Goreme vale la pena di visitare il Monastero di Selime  scavato in una roccia come un castello naturale. Stretti corridoi e scale a picco mettono in contatto i vari ambienti che può essere divertente esplorare.


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