“Betania oltre il Giordano” (N 31° 50'15" - E 35° 32' 60")
Dal vangelo
secondo Luca:
“Ed ecco, mentre tutto il popolo veniva
battezzato e Gesù, ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera, il
cielo si aprì e discese sopra di lui lo Spirito Santo in forma corporea, come
una colomba, e venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l'amato: in te
ho posto il mio compiacimento».
Dieci chilometri quadrati; Una piccola valle verdeggiante
circondata dal deserto; Un luogo profondamente seggestivo. Qui, sgorga
l’ultimo, piccolo rio affluente del fiume Giordano.
Il fiume Giordano nei pressi di Betania |
La storia ci dice che proprio qui, il 15 Dicembre dell’anno
26, l’Apostolo Giovanni battezzò Gesù Cristo.
Il luogo in cui si ritiene sia stato battezzato Gesù Cristo |
Al-Maghtas, il nome del sito, significa battesimo o immersione ed è
diventato un moderno luogo di pellegrinaggio grazie agli scavi sponsorizzati
dall’Unesco. Il sito si compone di due aree, la Collina di Elia e l’area
delle chiese di San Giovanni Battista, vicino al fiume. I resti romani e
bizantini includono le chiese, un monastero, grotte e piscine battesimali.
Paolo VI, Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e anche Papa Francesco nei loro
viaggi in Terra Santa si sono fermati a pregare qui.
Il Santo Padre in Preghiera |
Al Maghtas, «Betania oltre il Giordano» nota anche come «la
valle melodiosa» è situata sulla riva orientale del fiume Giordano, a 25 chilometri dalla
capitale Amman. Per la
Giordania è quello il luogo in cui Cristo ha ricevuto il
battesimo da Giovanni Battista. Gli Israeliani invece, ritengono che il vero
luogo sia un altro, poco distante ma, ovviamente, in territorio Israeliano…..
Per le Chiese Cristiane, invece, non vi sono differenze fra i due siti: sia
quello Giordano che quello israeliano sono considerati ad esempio dal vaticano
come il luogo più probabile del battesimo di Gesù.
Oggi Al Maghtas è diventato una sorta di parco turistico naturale, realizzato attorno agli
scavi archeologici realizzati negli ultimi venti anni. Qui, numerosi
reperti di varie epoche sono stati
rinvenuti nel corso degli anni, resti di chiese e cappelle, monasteri, piscine
battesimali, piscine e attrezzature idrauliche di epoca romana e bizantina.
Distrutto da guerre, terremoti e alluvioni il sito era
caduto nel dimenticatoio per secoli.
Per trent’anni poi, dal 1967 al 1994 l’accesso è stato
totalmente vietato perché in piena area di guerra fra Israele e Giordania. La
firma del trattato di pace nel 1994
ha permesso di effettuare i primi scavi che hanno subito
persuaso gli studiosi di trovarsi sul luogo del battesimo di Cristo.
Cosciente del potenziale turistico del luogo la monarchia Hashemita ha deciso di offrire gratuitamente alle varie confessioni religiose cristiane
dei lotti di terreno per edificare nuovi edifici religiosi e santuari. Una
volta completato il sito dovrebbe ospitare una dozzina di luoghi di culto
differenti.
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